Kalinin
Mikhail Ivanovich Kalinin nacque il 19 novembre 1875 nel villaggio di Verhnjaja Troica, presso Tver.
Figlio di una famiglia di agricoltori, si trasferì nel 1889 a S.Pietroburgo per lavorare come operaio metallurgico. Nel 1898 si unì al partito laburista socialdemocratico russo, l'anno successivo venne arrestato dalla polizia zarista e deportato prima a Tiflis e successivamente a Reval.
Nel 1903 aderì alla corrente leninista e venne nuovamente arrestato. Prese parte alla rivoluzione del 1905, organizzando gli scioperi nelle officine Putilov a San Pietroburgo.
Nel 1912 entrò a far parte del Comitato Centrale del Partito bolscevico e collaborò alla fondazione della
Pravda
.
Tra marzo e settembre del 1917 fu sindaco di San Pietroburgo ma nell'ottobre fu tra i massimi dirigenti dell'insurrezione bolscevica nella capitale russa.
Collaboratore di Lenin, durante la guerra civile organizzò "il treno d'agitazione della rivoluzione d'ottobre," la cui operazione era di reclutare contadini e operai per l'armata rossa.
Due anni dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi succedette a J.M. Sverdlov nella presidenza del Comitato Centrale Esecutivo del congresso panrusso dei Soviet.
Divenne membro del Politburo nel 1926.
Nel 1937, con l'appoggio di Stalin, fu eletto Presidente del Praesidium del Soviet Supremo (cioè capo dello stato).
Durante le Grandi Purghe staliniane Kalinin ricevette moltissime richieste di aiuto che spesso esaudì, guadagnandosi l'appellativo "gentile nonno Kalinin". Tuttavia egli firmò decine di liste di esecuzione insieme ad altri membri del Politburo, come l'autorizzazione al massacro di Katyn.
La moglie di Kalinin fu arrestata nel 1938; a chi gli richiedeva aiuto egli era solito rispondere: "Sono nella vostra stessa posizione! Non posso neppure aiutare mia moglie, non c'è possibiltà che possa aiutare voi!"
Il 18 marzo 1946 si dimise dalla carica di Presidente del Praesidium del Soviet Supremo per motivi di salute.
Kalinin morì a Mosca il 3 giugno 1946. Fu sepolto nella necropoli ai piedi del Cremlino.