Chudnovskij
Grigorij Isaakovich Chudnovskij nacque il 3 (15) ottobre 1890 a
Yekaterynoslav (ora Dnipropetrovs'k), in Ucraina. Figlio di un avvocato,
studiò presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di San
Pietroburgo.
Dal 1905 prese parte alle attività del movimento rivoluzionario russo,
divenendo menscevico. Dotato di grande entusiasmo e notevoli capacità per
le questioni teoriche, si mise in luce all'interno del POSDR.
Dopo essere stato arrestato (1910) ed esiliato in Siberia, riuscì a scappare
(1913) ed a rifugiarsi negli Stati Uniti.
Qui incontrò Trotzkij e divenne uno dei principali redattori del giornale
"Nash Slovo", diretto dallo stesso Trotzkij.
Tornato in Russia nel maggio 1917 con Trotzkij, aderì con quest'ultimo al
partito bolscevico in occasione del 6° congresso. Nel settembre-ottobre fu
attivamente partecipe nei preparativi per la presa del potere da parte dei
bolscevichi a San Pietroburgo. Il 23 ottobre fece parte della troika (con
Podvoisky e Antonov-Ovseenko) che comandò le guarnigioni della capitale
nella insurrezione socialista.
Delegato al 2° Congresso panrusso dei Soviet, insieme a Podvoisky pianificò
l'azione per la conquista del palazzo d'Inverno.
Nei mesi seguenti si trasferì in Ucraina e partecipò in prima persona alla
guerra civile, combattendo sia contro le truppe austro-tedesche sia contro
le armate bianche del generale Krasnov, dove venne ferito. Nel mese di
novembre, venne nominato Commissario straordinario dei territori
sud-occidentali impegnati nella lotta contro la Rada.
Nel dicembre 1917 Chudnovskij venne catturato e condannato a morte, ma le
truppe dell'Armata Rossa, penetrate a Kiev, riuscirono a liberarlo il 26
gennaio 1918.
Fu nominato Commissario degli Affari Civili a Kiev, ma poco tempo dopo,
durante una ritirata delle truppe sovietiche dalla città di Kharkov,
Chudnovskij venne ucciso in battaglia (inizio aprile 1918). La data e il luogo
della sua morte rimasero sconosciute.