La Ceka
La più potente organizzazione dei servizi segreti bolscevichi venne istituita il 20 dicembre 1917, su ordine di Lenin, con il nome di "Comitato straordinario di tutte le Russie per combattere la controrivoluzione e il sabotaggio" o più semplicemente
Ceka
(o Cheka), contrazione di
Veceka
. Tuttavia, in Russia, la storia delle polizie segrete ebbe origini antiche: iniziò nel 1565 per volere dello zar Ivan il Terribile, il quale fondò la prima "polizia politica", l'
Opricnina
.
Indossati vestiti neri ed al galoppo di cavalli dello stesso colore, i membri dell'Opricnina (gli opricniki) avevano il compito di "fiutare il tradimento e spazzarlo via" (il loro emblema infatti era costituito da una testa di cane ed una scopa).
AllOpricnina vennero concessi ampi poteri e l'organizzazione divenne man mano un vero e proprio stato nello stato. I suoi membri (gli opricniki) potevano permettersi ogni tipo di abuso sulla popolazione.
Le accuse di tradimento erano spesso fondate su semplici sospetti o su semplici delazioni e talora massacri e torture coinvolgevano intere città. Il punto di maggior efferatezza si consumò nell'eccidio di Novgorod, in cui furono trucidate 60.000 persone (1570).
Durante il regno di Pietro il Grande fu fondata la
Preobrazenskij Prikaz
, che prese il posto dell'Opricnina ma non mutò il clima di terrore istaurato dalla precedente polizia politica. Questa organizzazione colpì ogni genere di illazione che riguardasse la persona dello zar: Alessio, il figlio di Pietro, venne incarcerato e torturato per il semplice sospetto che avesse complottato contro il padre.
Nel 1826, anno seguente alla rivolta decabrista, al fine di tutelare la sicurezza dello Stato, Nicola I° istituì un corpo speciale con compiti investigativi presso la
Terza Sezione della Cancelleria Imperiale
, investendolo di poteri straordinari. Questo organismo, formato da migliaia di uomini si distinse per la totale inefficacia nelle sue azioni, suscitando il sospetto di avere più di qualche collusione nei riguardi dei movimenti rivoluzionari.
Quando il generale Mezentsov, capo dei gendarmi, fu pugnalato nel 1878, l'organizzazione venne sciolta e sostituita (1880) dall'
Ochrana
(in russo "difesa").
Il compito assegnato alla nuova formazione fu la repressione dei crimini politici al fine del mantenimento dell'autocrazia zarista. L'Ochrana si impegnò soprattutto nel controllo degli esuli russi, molti dei quali appartenevano a gruppi rivoluzionari. Per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali stabilì il proprio quartier generale a Parigi. Le polizie occidentali tollerarono la presenza degli agenti russi sul loro territorio per accrescere la sorveglianza dei fuoriusciti, dato che una serie di attentati aveva messo in luce l'esistenza di pericolose trame eversive.
Dopo l'assassinio del presidente francese Carnot (1894), dell'imperatrice austroungarica Elisabetta (1898) e del re d'Italia Umberto I° (1900), l'Ochrana aprì sedi in Gran Bretagna, Germania, Italia e Svizzera. Le misure adottate furono indirizzate ad influenzare negativamente la pubblica opinione verso i movimenti rivoluzionari, attribuendo agli esuli la responsabilità degli attentati.
Inoltre vennero assoldati dei giornalisti stranieri affinché si facessero garanti della solidità dell'economia russa presso gli investitori stranieri, assicurando così al regime zarista grandi finanziamenti.
Il capo dell'agenzia parigina, Rackovskij, si specialzzò nella raccolta di informazioni tramite l'intercettazione e la decodificazione di dispacci cifrati dei vari governi (cosiddetto
metodo sigint
). I suoi rapporti, tra cui i piani di attacco dell' Austria contro la Russia, vennnero utilizzati dal governo russo per le proprie strategie politiche.
Con la rivoluzione dell'ottobre 1917, nella convinzione da parte della dirigenza che non fosse più necessaria ad un governo popolare una polizia segreta, l' Ochrana venne sciolta, ma dopo pochi mesi divenne indispensabile fondare un nuovo apparato (
la Ceka
) per difendere il nuovo governo dalle minacce politiche e militari della controrivoluzione. La Ceka, il cui emblema era lo scudo e la spada (simbolo successivamente adottato da KGB), a simboleggiare la difesa dai nemici della rivoluzione, stabilì il suo quartier generale nel palazzo della Lubjanka a Mosca (fino ad allora sede della compagnia di assicurazioni Rossiya), sotto la guida di Felix Dzerzinskij, bolscevico di origine polacca, soprannominato "Felix di ferro" per la sua perseveranza e infaticabilità nel lavoro.
I suoi membri, chiamati chekisti, ebbero il compito di infiltrarsi nelle file della resistenza controrivoluzionaria al fine di scompaginarla e, nel contempo, di combattere il diffondersi delle cospirazioni interne mediante l'uso esteso dell'eliminazione fisica dei nemici del regime: la brutalità dei loro metodi di repressione passò alla storia come "terrore rosso".
Una delle prime vittime della polizia segreta fu un famoso clown, Bim Bom, che soleva intrattenere gli spettatori con battute sui bolscevichi. Durante uno dei suoi spettacoli, tra lo stupore del pubblico, venne raggiunto e freddato, non prima di essere stato a lungo inseguito, da alcuni colpi di pistola sparati da uomini della polizia segreta che stavano assistendo all'esibizione del clown.
Un agente cechista riuscì ad infiltrarsi in una organizzazione degli ufficiali bianchi denominata "Unione per la lotta ai bolscevichi" che venne annientata ed i suoi membi arrestati. Il 12 aprile 1918 alcuni reparti della cecha scovarono molti nascondigli di anarchici e trassero in arresto 520 persone che vennero sottoposte ad esecuzione sommaria.
Dopo il 30 agosto 1918, giorno in cui Lenin fu ferito in un attentato a Mosca e il presidente della Ceka di Pietrogrado, Moisei Uritsky, ucciso, i governanti si convinsero dell'esistenza di una cospirazione tra le potenze straniere e i controrivoluzionari. Il 5 settembre 1918 fu varato un decreto che affidò alla polizia segreta il compito di annientare senza pietà gli elementi eversivi.
Si stima che tra il 1918 ed il 1922 le esecuzioni capitali furono circa duecentocinquantamila.
La Cecha partecipò attivamente alla guerra civile con proprie truppe d'assalto che indossavano una camicia nera.
Nei 1921 i servizi segreti sovietici dettero inizio all'operazione
Trest
, nome di copertura di una sedicente organizzazione filozarista a cui fu affidato il compito di annientare i movimenti monarchici segreti all'estero. Gli uomini dello spionaggio si infitrarono nel "Supremo Consiglio Monarchico in esilio" a Berlino e nell"Unione dei Servizi congiunti russi" a Parigi, spacciandosi per membri della Trest. Molti monarchici russi caddero nel tranello, vennero rimpatriati con la forza ed eliminati.
Il 6 febbraio 1922 la Ceka, sotto la guida di V. R. Mezinskij, assunse il nome di OGPU (Direttorato politico dello Stato), una sezione del NKVD (Commissariato del popolo per gli affari interni). In seguito (1934) l'intero NKVD assunse i compiti dell'OGPU, comprendendo al suo interno oltre agli agenti segreti, anche le guardie di confine e la polizia operaia. Capo dell'organizzazione fu Jagoda fino al 1936 e Nicolaj Ezov fino al 1938.
L'epoca di Ezov, detta "ezovskina", coincise con il primo periodo delle grandi purghe staliniane. In quegli anni nei processi era sempre un membro dell' NKVD e le condanne, senza possibilità di appello, venivano eseguite dopo pochi giorni. L'NKVD, che aveva la direzione anche dei gulag, venne decimato per due volte: lo stesso Jagoda e diciotto suoi funzionari furono fucilati.
Dal 1938 L.P. Berija prese il posto di Ezov, fino al 1953, anch'egli fece la stessa fine di Jagoda.
Nel 1941 l' NKVD divenne l'NKGB (Commissarato del popolo per la sicurezza dello Stato), sostituito nel 1946 dall' MGB (Ministero per la sicurezza dello Stato) .
Nel 1953 nacque l'MVD (Ministero per gli Affari Interni) che venne sostituito l'anno seguente dal KGB (Comitato per la sicurezza di Stato), quest'ultimo rimase in attività fino al 1991.
Nella Russia odierna i funzionari dell' FSB (Servizio Federale di Sicurezza) ricevono lo stipendio "il giorno dei Chekisti", ovvero il 20 di ogni mese, per commemorare la data di fondazione della Ceka.